da Lenora98 » 8 maggio 2012, 18:33
Da quella minima distanza potei osservarlo facilmente: il suo volto era scarno e lungo, aveva la fronte alta e il naso affilato. Gli occhi duri, con le loro iridi scure, mi squadrarono con odio. La bocca larga e sottile era scolpita in una smorfia di impazienza; la circondava una corta e folta barba nera. Rughe profonde gli solcavano la fronte e la pelle era abbronzata, ed aveva un aspetto fragile.
Vidi anche il corpo, avvolto in vestiti neri: aveva due grosse spalle robuste, invece la vita era stretta.
A completare il Re Galbatorix c'era appesa al fianco la sua spada, bianchissima, più bianca della neve appena caduta.
“Perché sei qui?” urlò infuriato. Io mi pietrificai e non tentai nemmeno di aprire bocca, perché tanto avrei solamente balbettato.
Nero di rabbia per via del mio mutismo mi diede un forte schiaffo sulla guancia destra, che iniziò a bruciare. Trattenni le lacrime a stento.
“Rispondi!” ordinò.
“Sono venuta per... ricevere consiglio da Shurikan... non pensavo che foste qui... cioè, non a quest'ora...” abbassai il capo, un grandissimo senso di paura mi spingeva a farlo.
“Riguardo a cosa, avevi bisogno di consiglio... Ylevia?” esitò a pronunciare il mio nome.
“È una frase che il vostro stesso drago mi ha detto ed io speravo in una spiegazione...”
“Dimmela!”
“Ora ricorda bene queste parole: Non vivere per vendetta,
Non vivere per sapere,
Non vivere per amore,
Vivi per tuo volere.
Queste stesse parole mi ha detto Shurikan, ed io non sono riuscite a comprenderle.”
Il Re non rispose, ma rimase pensieroso ed iniziò ad accarezzarsi la corta barba. Lentamente prese a camminare intorno al tavolo di pietra nera che sorreggeva la bellissima pietra verde. Una ventina di giri dopo si fermò a pochi passi da me e prese ad osservarmi.
“Hai mai visto un' uovo di drago?”scossi la testa.
“Ebbene... lo hai davanti hai tuoi occhi. Quello, è l'ultimo uovo di drago esistente in tutta Alagaesia, e purtroppo non si è ancora schiuso per nessuno dei giovani ragazzi a cui l'ho fatto toccare.” fece una lunga pausa e guardò alternativamente me e poi l'uovo, fece un profondo sospiro e poi sussurrò: “Vorresti toccarlo? Vuoi diventare Cavaliere? Pensa, diventeresti Cavaliere e saresti paladina di tutte le fanciulle e le donne in pericolo e difficoltà. La prima vera protettrice delle donne, mai veramente considerate...”
L'idea era molto allettante, e in breve mi conquistò. Lentamente mi avvicinai alla pietra, tesi il braccio ed accarezzai la liscia superficie del guscio. Non successe nulla.
Diedi le spalle all'uovo, e me ne stavo andando quando il Re mi prese un braccio e mi voltò. All'inizio non notai nulla, ma poi la superficie iniziò piano piano a creparsi, finché un pezzo di guscio cadde a terra. In poco tempo al posto dell'uovo c'era un piccolo e indifeso drago verde smeraldo, possente anche nella sua piccola statura.
“Accarezzalo, e finalmente sarai forte abbastanza da poter badare a te stessa!” sussurrò al mio orecchio, come un serpente tentatore, Il Re Galbatorix.
Con la mano sinistra toccai il fianco del piccolo drago verde appena uscito e un dolore intenso mi fece svenire.
Vivere d'immenso
in un giorno intenso.