La recensione di Dracula Untold, mix di fantasy, horror e buoni sentimenti

Arriverà il 18 febbraio in DVD e Blu-Ray Dracula Untold, pellicola che segna l’avvio del nuovo filone cinematografico Monsters Universe degli studi americani Universal Pictures.

Candidato al People’s Choice Award 2015 nella categoria Film thriller preferito dal pubblico, il film sembra partire con il piede giusto, forse perché il pubblico è ormai stanco di vedere vampiri vegani, lupi mannari sensibili, interminabili amori adolescenziali privi di midollo osseo.

Diretto da Gary Shore, il cast è composto da Luke Evans (Vlad III di Valacchia), Dominic Cooper (Mehmed, sultano turco), Charles Dance (Maestro Vampiro), Sarah Gadon (Mirena, consorte del conte), Art Parkinson (Ingeras, figlio del conte), Zach McGowan (Shkelgim), Paul Kaye (Lucian), William Houston (Cazan), Noah Huntley (Capitano Petru), Ferdinand Kingsley (Hamza Bey), Diarmaid Murtagh (Dimitri), Ronan Vibert (Simion) e Arkie Reece (Generale Ismail).

[su_note note_color=”#fff9a6″ radius=”6″ su-note-inner=”box-spoiler” ]Avvertiamo i lettori che la seguente recensione contiene spoiler sulla trama. Se non hai visto il film o non vuoi rovinarti eventuali colpi di scena non continuare a leggere![/su_note]

Non sono più Lord Impalatore. Sono Dracula, il figlio del Diavolo

Il primo progetto venne intitolato Dracula Year Zero e le riprese girate interamente nell’Irlanda del Nord – uno schiaffo alla terra natale del famosissimo conte.
Pellicola commerciale da 92 minuti circa, il film racconta la vita del conte Vlad di Valacchia, totalmente differente dal romanzo dell’ideatore Bram Stoker – poco male.

Dimenticatevi vampiri dall’aspetto raccapricciante, salvo il caso dell’anemico Maestro Vampiro, impalamenti e tagliamenti di teste, arti recisi e torture, chi più ne ha, più ne metta, niente di tutto ciò, la storia ne è praticamente priva. E, vi piaccia o no, sono solo i buoni sentimenti a uscire fuori dallo schermo; non il sangue di una giovane vergine morsa alla gola.

Le battaglie sono interamente digitalizzate, piatte e spente. Solo gli ultimi 20 minuti circa appaiono movimente e coinvolgenti. Bisogna dirlo: adrenalina inesistente! Neanche se la cercaste con la lente d’ingrandimento. In sintesi, lasciate perdere le scene di battaglia corpo a corpo.

Il personaggio principale è scadente, mosso dalla morale e umano, forse troppo umano.
Il Dracula di Shore è sposato e padre di famiglia, nulla a che vedere a Vlad l’Impalatore di Coppola o Bela Lugosi – se non li conoscete, cercate sul web.

Superpoteri al limite dell’onnipotenza con esplosioni visive al pari di un acido dagli effetti psicotropici, che gettano lo spettatore in un video game dai connotati soft dark perbenista.

Dracula Untold

Luke Evans come protagonista è perfetto. Carismatico, affascinante, vendicativo, muscoloso, attira l’attenzione del gentilsesso, anche se la bellezza mozzafiato di Sarah Gadon colpisce forte come l’imponente nube di pipistrelli che Vlad schianta contro l’esercito di Mehmed dall’alto di una torre.

La colonna sonora è del compositore tedesco Ramin Djawadi (Il Trono di Spade, Prison Break, Blade Trinity, Iron Man) che coinvolge il pubblico ed eleva il film a un livello molto più alto.

Nota dolente, la scena notturna dell’arrampicata sul monte dove vive il Maestro Vampiro è copiata a 360° al sanguinoso film 300 di Snyder. Tra le note positive il finale, che getta le basi per un futuro sequel e che vale il prezzo del biglietto (se acquistato con sconto), anche se dura solo 10 minuti.

Piccola curiosità sul primo cast: inizialmente il ruolo del protagonista maschile venne dato a Sam Worthington (Avatar, Scontro tra Titani, 40 Carati, Furia dei Titani) mentre per quello della protagonista femminile venne scelta Abbie Cornish (Sucker Punch e Limitless).

Vedere o non vedere Dracula Untold? Preferirete conficcarvi un paletto di legno dritto nel cuore.