Metal Gear compie 35 anni, Konami fa un regalo a tutti i fan della saga

La saga di Metal Gear compie 35 anni, per l’importante traguardo Konami ha deciso di festeggiare con un regalo per tutti i fan.

Il 13 luglio del 1987 faceva il debutto su MSX2 (secondo modello di computer prodotto da Sony) e su Nes (prima storica console di Nintendo) Metal Gear. Si trattava del primo gioco di Hideo Kojima – oggi considerato come uno dei più grandi creativi del settore videoludico – e del primo videogame del genere stealth. Nelle varie sale giochi e su Nes erano usciti platform, i primi action a scorrimento laterale (i beat ‘em up, ma anche quelli che poi vennero chiamati metroidvania) , i primi gdr con visuale isometrica, ma anche i primi picchiaduro e i corsistici arcade.

Metal gearSi trattava dei primi esperimenti, il tentativo di trovare varianti con sistemi che, a causa dell’obbligo della visuale 2D, presentavano qualche differenza, ma si somigliavano molto come approccio all’azione. Non esistevano veri e propri sistemi di combattimento, ma in tutti i giochi action i protagonisti avevano un tasto dedicato ai pugni e uno ai calci, quindi uno ai salti e uno alla parata. Solo negli anni ’90, con l’introduzione della grafica tridimensionale, prima applicata solo ai movimenti e non agli sfondi e poi a tutta la mappa di gioco, queste differenze sono diventate più marcate.

I primi Metal Gear e il successo su Playstation

Nonostante le limitazioni, Kojima in Metal Gear ha simulato la tridimensionalità scegliendo la visuale isometrica (dunque dall’alto) che permetteva i movimenti in tre dimensioni, anche se si trattava di una terza dimensione fittizia. La libertà di movimento serviva a permettere al giocatore un approccio stealth all’azione, ovvero basata sul nascondersi e attaccare quando il nemico o i nemici erano di spalle. In alcune missioni, quando il protagonista veniva scoperto, la missione falliva e bisognava cominciare tutto nuovamente.

Il primo Metal Gear era esclusiva nipponica di MSX, mentre la sua conversione su Nes è arrivata anche negli USA e in Europa. Tre anni dopo arrivarono due sequel, uno canonico uscito solo in Giappone e su MSX che introduceva l’iconico Solid Snake e l’altro non canonico pubblicato invece nel mondo su Nes. Se nel Paese del Sol Levante Metal Gear era già un gioco di successo, in occidente ancora in pochi ne avevano potuto apprezzare l’originalità nel gameplay e la profondità di una storia molto sofisticata per l’epoca.

Il successo della serie è giunto solo 9 anni dopo l’uscita del primo capitolo, ovvero quando Konami ha pubblicato Metal Gear Solid, terzo capitolo canonico della saga, su Playstation nel 1998. La diffusione della prima ammiraglia Sony permise ad un pubblico vasto di apprezzare il genio di Kojima, ma il merito del successo è stato anche della formula di gioco. Con il nuovo hardware e la possibilità di introdurre livelli in tre dimensioni la profondità di gameplay e la varietà delle situazioni di gioco hanno reso il tutto più interessante, offrendo un titolo assolutamente unico e innovativo nel panorama videoludico dell’epoca.

Metal Gear: il regalo di Konami ai fan per i 35 anni della saga

Dal 1999 al 2015, ovvero nei successivi 16 anni all’uscita del primo capitolo di successo della saga, Konami ha spremuto la saga ed il genio creativo di Hideo Kojima, facendo uscire 32 capitoli, tra sequel canonici (4, 5 se Phantom Pain viene considerato separato da Ground Zero) sequel non canonici, spin-off, collezioni e rimasterizzazioni. Il tutto ha contribuito a costruire un universo narrativo gigantesco e molto complesso, tra salti temporali e approfondimenti su personaggi differenti.

Oggi Metal Gear è una delle saghe videoludiche più amate e conosciute dell’intero panorama, ma purtroppo si è conclusa definitivamente nel 2015, quando Kojima ha deciso di lasciare Konami. Oggi 13 luglio 2022, 35 anni dopo l’inizio di questa avventura, Konami ha deciso di rimettere in commercio alcuni dei titoli classici della saga che erano stati ritirati dal mercato.

L’annuncio è stato dato su Twitter dalla stessa Konami e probabilmente si riferisce a Metal Gear Solid 2 e Metal Gear Solid 3, ritirati dal mercato lo scorso novembre a causa del mancato rinnovo dei diritti sulle immagini storiche presenti nei due videogame. Ovviamente la fan base spera che possa esserci anche dell’altro, magari il remake del primissimo capitolo uscito per Nes?

Si tratterebbe di un’operazione nostalgia, ma anche di una mossa azzeccata. I fan attendono qualcosa di nuovo da ormai 7 anni e molti di quelli che hanno amato la saga non hanno mai potuto recuperare i primi due capitoli. Ripresentarli in chiave moderna, sul modello mostrato da Capcom per Resident Evil e da Square per Final Fantasy, potrebbe rappresentare il primo passo verso il ritorno in grade stile di una nobile decaduta come Konami.