Starfield: nuovi incredibili dettagli sull’esclusiva Xbox di Bethesda

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Starfield- Fantasynow.it

Uno dei protagonisti dell’Xbox e Bethesda Showcase è stato senza alcun dubbio Starfield, il quale si è mostrato per la prima volta al pubblico con autentiche fasi di gameplay. Nello specifico vi è stato un approfondimento per quanto riguarda la meccanica di volo nello spazio aperto.

Infatti sembrerebbe che il volo sulla superficie dei pianeti non sarà totalmente libero per il giocatore. In molti, dunque, hanno avuto un ulteriore sospetto che Starfield possa rivelarsi nient’altro che un No Man Sky 2.0.

Secondo Todd Howard fare una transizione diretta fra lo spazio aperto e la superficie dei pianeti avrebbe richiesto troppo tempo

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Starfield- Fantasynow.it

Ricorderemo, infatti, come quest’ultimo titolo fu una cocente delusione per il mondo dei videogiochi e solo dopo diversi anni ha raggiunto il suo vero potenziale. Nonostante ciò Todd Howard non ha ancora svelato di preciso come avverrà la meccanica di attracco.

Il team di sviluppo, quindi, allo stesso tempo, avrebbe reputato non necessaria una transazione libera nel compiere quella specifica azione. In un gioco davvero enorme come Starfield, infatti, implementare questa funzione avrebbe richiesto ore ed ore di lavoro che a conti fatti non sarebbero valse la pena.

Il problema più grande del gioco, infatti, è che vuole rappresentare lo spazio nella maniera più realistica possibile e di conseguenza l’attenzione ai dettagli è veramente tanta. Se il team si fosse concentrato sulle parti di intermezzo, quindi, il gioco avrebbe subito sicuramente ulteriori ritardi sulla data d’uscita.

Il nuovo gioco Bethesda, Starfield, arriverà su Xbox One Serie X e Pc nel corso del 2023

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Todd Howard- Fantasynow.it

Come detto dallo stesso Howard, quindi, meglio concentrarsi sulla superficie dei pianeti e sui viaggi spaziali rispetto ad una semplice fase di atterraggio. Abbiamo visto, infatti, come l’esplorazione in Starfield regali diverse emozioni con Npc con cui interagire e creature aliene da sconfiggere sparse in ogni dove.

Verrebbe a mancare, quindi, solamente quella componente seamless fra spazio e pianeti che ha fatto il successo di molte altre produzioni dello stesso genere. Ad ogni modo non è detto che non si possa atterrare ovunque dato che l’unica conferma data riguarda la mancanza di un passaggio diretto fra lo spazio aperto ed il volo sulla superficie dei pianeti.

Sarebbe, quindi, ancora possibile, presumibilmente, sorvolare il corpo celeste in volo per poi scegliere di atterrare dove meglio crediamo. Dovremo attendere, quindi, ulteriori informazioni per capire con certezza cosa potremo fare o meno all’interno della nostra navetta spaziale.

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