The Walking Dead 4×14: The Grove (Il bosco), la recensione

È andata in onda lunedì sera, a solo un giorno di distanza dalla messa in onda americana, la nuova puntata di The Walking Dead, la serie tv realizzata dal regista Frank Darabont, basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman.

L’episodio, dal titolo “Il bosco” (“The Grove”), ha veramente lasciato il segno e vede come protagonisti Carol, Tyreese, le sorelle Lizzie e Mika e la piccola Judith.

[su_note note_color=”#fff9a6″ radius=”6″ su-note-inner=”box-spoiler” ]Avvertiamo i lettori che la seguente recensione contiene spoiler sulla trama. Se non hai visto l’episodio o non vuoi rovinarti eventuali colpi di scena non continuare a leggere![/su_note]

The Walking Dead 4x14: The Grove (Il Bosco), la recensione

Un’altra puntata introspettiva, dettagliata, senza dubbio piena di colpi di scena. Una puntata che di sicuro rimarrà nei cuori di molti fan della serie. Ancora una volta vengono analizzati i personaggi, mostrandone aspetti del tutto nuovi, alcuni inaspettati, altri no. Molte delle domande che erano nate nelle scorse puntate, trovano adesso risposta.

Il gruppo sta ancora dirigendosi verso Terminus. Mentre Tyreese e Mika si riposano, Carol e Lizzie sono di guardia, e la scena tra le due è molto dolce. Lizzie chiede a Carol se avesse mai avuto figli, così la donna le parla di Sophia, di quanto le manchi. Lizzie domanda se le fosse mancata anche lei se le fosse successo qualcosa (e forse questo è già un preludio a ciò che sarebbe capitato in seguito), dopodiché si scambiano un abbraccio.

Il giorno seguente, Carol rivela a Tyreese che qualcosa in Lizzie non va. La ragazzina non ritiene che gli zombie siano una minaccia, crede soltanto che siano diversi dalle persone, ma non pericolosi. In effetti quando Ty sta per abbattere uno zombie relativamente innocuo, perché incastrato tra i binari, Lizzie lo ferma. Se non si ha paura del pericolo, se non lo si teme, si può finire molto male. Mika, in confronto alla sorella, è molto più ragionevole, ma è consapevole di non essere forte. Può uccidere gli zombie, questo può farlo, ma mai riuscirebbe ad uccidere una persona, così come non è riuscita a farlo alla prigione, nemmeno quando quelle cattive persone hanno minacciato i loro amici, la loro famiglia. Questo è ciò che rivela a Carol quando la donna la sprona ad essere forte, per poter sopravvivere.

Il gruppo si imbatte in una casa abbandonata e decide di fermarsi lì per qualche giorno, ma nel frattempo Lizzie continua a mostrare segni della sua instabilità. È scossa quando sua sorella uccide uno zombie, dispiaciuta per il non-morto. Si fa rincorrere da uno di loro per gioco, e quando Carol mette fine alla minaccia che rappresentava il mostro, Lizzie si infuria e scoppia in lacrime, incolpando la donna di aver ucciso una sua amica. E non è finita qui! Vi ricordate che alla prigione c’era qualcuno che aveva nutrito gli zombie alla recinzione con dei topi? Beh, quella persona non era altri che Lizzie, e in questo episodio ci viene data la conferma quando replica il gesto con lo zombie risparmiato da Tyreese.

Lizzie è quasi sul punto di farsi mordere, per poter diventare come uno di loro ma Mika riesce a far fuggire la sorella. L’orda di zombie viene abbattuta da tutti quanti, Lizzie compresa, e Carol crede veramente che stavolta la ragazzina abbia capito che quegli esseri non sono persone, non sono più chi erano una volta, sono cose spaventose che compiono azioni ancora più spaventose. Ma Lizzie in realtà sta covando un pensiero sinistro dentro di sé. Il suo senso della realtà è distorto, e possiamo vedere come questo mondo ha agito su di lei, abbattendo il suo istinto e le sue difese, facendole sviluppare un disturbo psicologico.

Gli autori ci hanno ancora una volta voluto mostrare come delle persone, poste in certe situazioni, abbiano delle reazioni così diverse tra loro, che quasi non ci sembra possibile. Pensiamo alla dolce Sophia, così spaventata, così indifesa, ha dovuto subire una delle morti peggiori. Carl invece, dal piccolo ragazzino che era, è cresciuto molto – forse troppo – velocemente, e per lui cosa rappresentano gli zombie è ben chiaro. Ma Lizzie, lei proprio sembra non capirlo.

Che i dettagli in questa serie tv siano importanti, dovremmo saperlo bene ormai. Avrete senz’altro notato il fumo che si vede più volte nella puntata. Vi dice qualcosa? Daryl e Beth avevano dato fuoco a una casa nella puntata “Non tutto è perduto” (“Still”), e con molta probabilità non erano molto distanti da Carol e gli altri, un’altra conferma del fatto che i gruppi sono più vicini di quanto credano.

Tyreese e Carol nel frattempo riflettono sulla possibilità di poter rimanere in quella casa più a lungo. In fondo, chi ci assicura che Terminus sia veramente il rifugio che sostiene di essere? Chi ci assicura che le persone che incontrerebbero lì siano sincere, oneste? Mentre i due camminano si ritrovano davanti a una delle scene più drammatiche che The Walking Dead abbia mai mostrato. Lizzie, in piedi, con le mani sporche di sangue, continua a ripetere che lei tornerà. Dietro la ragazzina, c’è il corpo della sorella, la dolce Mika, privo di vita. Judith è vicino a loro, e se Carol e Ty non fossero giunti in quel momento, probabilmente avrebbe fatto la stessa fine.

Cosa fare adesso? Un’adolescente ha appena ucciso sua sorella minore, con la convinzione che quando si trasformerà in zombie sarà la stessa persona di prima. Carol e Ty prendono una decisione orribile, ma che andava presa. La donna cammina con Lizzie, la quale capisce che Carol è turbata, che è arrabbiata con lei. Carol le dice di guardare i fiori. Il gesto fatale. Estrae la sua pistola, la punta verso Lizzie, e mette fine una volta per tutte alla sua follia.

Sebbene fosse un personaggio ambiguo, disturbato, che avrebbe messo senza dubbio il gruppo in pericolo, non possiamo fare a meno di non provare tristezza per questa povera ragazza. Ormai, la morte dei bambini sembra stia diventando un’abitudine in questo show.

Con le tragiche perdite del giorno, Carol decide di confessare a Ty che è stata lei ad assassinare Karen e David (questo toglie ogni dubbio, visto che fino ad ora non eravamo del tutto sicuri che fosse stata veramente lei), cedendo ad ogni difesa, dicendogli di fare ciò che deve. Tyreese invece la perdona, vedendola profondamente pentita.

Una delle puntate più belle della quarta stagione. Ansia, commozione, piccoli momenti di felicità, paura, tristezza, rassegnazione. Tutte queste emozioni in un solo episodio. Adesso non dobbiamo far altro che aspettare la prossima settimana. Addio, Mika e Lizzie.