Topolino versione horror: l’inquietante segreto nascosto da Disney

Topolino_Julius

Topolino, conosciuto più comunemente nel mondo come Mickey Mouse, è uno dei personaggi più famosi disegnati da Walt Disney. Per la sua creazione, inoltre, Disney vinse un Premio Oscar onorario.

Creato il 16 gennaio 1928, Topolino è diventato l’icona della stessa Walt Disney Production. La sua prima apparizione sullo schermo risale al 18 novembre 1928, nel cortometraggio “Steamboat Willie“.

Topolino Steamboat Willie

L’evoluzione della figura di Topolino nel tempo

Esordiente come timoniere di un battello a vapore, la figura di Mickey Mouse è diventata sempre più famosa nel corso degli anni. È apparso, infatti, in più di 135 cortometraggi, oltre che in strisce fumettistiche, in serie televisive, videogiochi e, ovviamente, nei Classici Disney.

Inoltre, non è possibile non menzionare il celebre fumetto settimanale dedicato a Mickey Mouse. Il giornalino vede la sua nascita il 31 dicembre 1932, presentato come rivista dal titolo “Il giornale di Topolino“, il cui titolo, successivamente, è stato modificato semplicemente in “Topolino“.

Durante la sua carriera, il topo più famoso del mondo ha assunto diversi ruoli. Tra tutte le opere che lo vedono come protagonista, infatti, Mickey Mouse ricopre le mansioni più svariate.

Ad esempio, in “Fantasia” (Classico Disney del 1940) assume il ruolo di apprendista stregone. Altri titoli lo vedono nei panni di un moschettiere, un presentatore e molti altri, fino ad arrivare al detective dei fumetti che conosciamo oggi. Ciò che non è stato divulgato, però, è il suo lato oscuro.

Il cortometraggio horror di Topolino

Nel 1995 è stato divulgato un cortometraggio particolare, con protagonista, ovviamente, Topolino, che la Disney ha ritirato quasi subito dalla distribuzione.

Il film, diretto da Chris Bailey e prodotto da Walt Disney Production, mirava a dare un’altra visione della figura di Topolino al pubblico. Probabilmente, però, il distacco dall’originale si è rivelato essere un po’ troppo netto e la Disney ha tentato di fare retromarcia.

Il cortometraggio in questione, intitolato “Topolino e il cervello in fuga” (Runaway Brain), venne distribuito collegato a due film Disney: “In viaggio con Pippo” e “Un ragazzo alla corte di Re Artù“, a seconda del paese di destinazione.

Runaway Brain

In Italia non è mai stato disponibile in home video, anche se qualcuno potrebbe averlo visto nel direct-to-video “I capolavori di Topolino“, uscito nell’aprile del 1997.

“Runaway Brain”: la trama

Topolino, che si è dimenticato del primo anniversario con la fidanzata, Minnie, ha urgente bisogno di soldi per potersi permettere di portarla alle Hawaii. Trova, così, un lavoro, molto ben pagato e poco impegnativo, per una giornata, presso il Dr. Frankenollie.

Giunto sul posto di lavoro, però, Topolino scopre che questo consiste in un esperimento scientifico riguardante lo scambio di cervelli. Il Dottore, infatti, ha deciso di scambiare la coscienza di Topolino con quella del suo mostro, Julius.

Nonostante l’esplosione, causata proprio dall’esecuzione dell’esperimento, il Dr. Frankenollie riesce nel suo intento, seppur rimettendoci la vita. Assistiamo, così, alla trasformazione di un innocuo Topolino in un mostro dagli occhi gialli e lo sguardo truce.

Il mostro Julius, nel corpo di Topolino, scopre dell’esistenza di Minni e decide di cercarla. Il vero Topolino, cercando di salvarla, non ottiene altro che spaventare Minni che, ovviamente, all’inizio lo scambia per un mostro.

L’epilogo di “Runaway Brain

Nel tentativo di salvare Minni, Topolino e Julius si affrontato direttamente. La loro battaglia termina quando entrambi vengono nuovamente fulminati, cosa che permette di scambiare di nuovo le due menti. In questo modo, Topolino riesce a tornare nel suo vero corpo.

Pur mantenendo un lieto fine, durante tutto il cortometraggio le scene oscillano tra il tetro ed il comico. Un connubio delle due cose è palese nella scena in cui Julius sputa dalla sua bocca la carcassa di Zazu, il Bucero beccogiallo del film “Il Re Leone”.

Il pubblico, però, ha trovato leggermente disturbate l’associazione di un personaggio come Topolino, presentato sempre come tranquillo ed amichevole, ad una figura tanto maligna.

Nonostante questo, comunque, il corto ha ricevuto una nomination agli Oscar come miglior cortometraggio di animazione, anche se, alla fine, non ha ricevuto la statuetta.

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