Dorohedoro, il nuovo anime ha debuttato su Netflix

Dopo mesi dalla sua pubblicazione arriva in Europa e America la trasposizione anime dell’opera di Q Hayashida

Nell’ultimo periodo Netflix sta curando con particolare attenzione il suo parco titoli dedicato agli anime ed ai film animati, oltre le numerose serie già presenti e costantemente aggiornate sul catalogo, come ad esempio la 2a parte della 3a serie dedicata a “L’Attacco dei Giganti” uscita proprio ieri, 1 giugno, il colosso dello streaming sta ampliando le proprie licenze e collaborazioni.

Se negli scorsi giorni ci siamo concentrati sulla filmografia con la nuova attesissima opera di Masaaki Yuasa, Japan Sinks: 2020 che tratterà di un inondazione che colpirà violentemente il paese del sol levante, oggi andremo ad esplorare l’anima più avventurosa e “shonen” dei prodotti made in Japan. Stiamo parlando della nuova serie anime uscita lo scorso 28 maggio, Dorohedoro, basata sull’omonima opera manga serializzata dal 1999 al 2018 dell’autrice Q Hayashida. Nonostante una realizzazione con non poche difficoltà dato che sia la prima casa editrice a curare il manga, la Ikki, fallita nel 2014, sia la seconda, la Hibana che ha chiuso nel 2017, Dorohedoro è riuscito a concludere la propria pubblicazione all’interno del magazine Monthly Shonen Sunday due anni fa, per poi ricevere una propria trasposizione in formato tankoban, raccolta in 23 volumi, disponibili anche dal 2003 in Italia sotto l’etichetta della Planet Manga.

La trama è alquanto bizzarra, dato che Cayman, il protagonista della serie, si risveglia con la testa da rettile. La storia si svolge principalmente nella città di Hole dove risiedono molti stregoni, ossia umani provenienti da un’altra dimensione e che usano i loro poteri contro gli abitanti del luogo usandoli come vere e proprie cavie.

La trasposizione, infine, è da sottolineare come sia riuscita appieno dato che non era scontato riuscire a ringiovanire un’opera così datata rendendola attuale usando uno stile di CGI unico nel suo genere.