Il titolo creato a quattro mani da Haruhara e Hirakei ha riscosso non poco successo persino tra gli altri mangaka
Nonostante molto spesso anche noi ci occupiamo dei manga in uscita in Giappone più promettenti, molto spesso ci sono opere che non riescono a trovare il loro giusto spazio nonostante una qualità complessiva, tra disegnato e scritto, eccelsa. E fino a poco tempo fa anche per il fumetto protagonista di quest’articolo, ‘Tis Time For Torture, Princess, era così.
Il manga trova il suo esordio nell’aprile dello scorso anno sulla rivista Shonen Jump + di Shueisha e nasce dalla collaborazione fra il disegnatore Hirakei, autore già di Ao no Rettou e Shinmai Nitta-ism, e lo sceneggiatore Robinson Haruhara. Lo scrittore classe 1986 è conosciuto sopratutto per aver dato vita a Senyuu, un manga del 2012 inedito in Italia, nel quale raccontava di una guerra tra il leggendario re dei demoni, Rukimedesu, e i 75 discendenti dell’eroe che lo sconfisse e rinchiuse al centro della Terra mille anni prima.
Per quanto riguarda la storia di ‘Tis Time For Torture, Princess, come suggerito dallo stesso titolo dell’opera, ruota attorno alla figura dal sangue blu, quest’ultima rapita e costretta a torture sempre più estreme quanto bizzarre da parte del signore dei demoni.
L’umorismo quasi demenziale dello shonen è riuscito a catturare, oltre ad una bella fetta di pubblico, le attenzioni anche di un fan d’eccezione, Makoto Yukimura, autore dell’apprezzatissimo Vinland Saga, giunto al suo ventiduesimo volume in patria- l’opera va avanti dal 2005 ndr-. Attraverso i suoi canali social, infatti, Yukimura ha elogiato l’egregio lavoro svolto dai due autori nominando ‘Tis Time For Torture, Princess come suo manga preferito del momento. Arrivando ad affermare addirittura che l’opera meriterebbe nel breve periodo una trasposizione in formato anime, in modo da catturare una fetta di pubblico ancora più grande. Al momento però non si hanno notizie su un possibile arrivo in Europa della saga.
