Triage X, ancora lontana la fine del manga

Lo shonen prodotto da Shoji Sato sarebbe dovuto terminare con il 21° volume uscito proprio questa settimana in Giappone

Fa sempre piacere quando un opera supera le aspettative del proprio autore ed è proprio quello successo a Triage X di Shoji Sato. Quest’ultimo, infatti, nel dicembre del 2018 dichiarò in un intervista svolta al sito web specializzato in manga, Comic Natalie, che il suo Triage X si sarebbe concluso con il 21° numero. Una “promessa” o previsione se preferite, smentita a distanza di quasi due anni, infatti, proprio pochi giorni fa, il 9 luglio 2020, è arrivato in tutte le fumetterie nipponiche il famigerato 21° tankobon.

A dare un ulteriore smentita alle dichiarazioni fatte anni prima ci pensa lo stesso Shoji Sato che attraverso Twitter comunicherà il proseguimento della serializzazione. Passando alla trama dell’opera, pubblicata in Italia da Planet Manga ed arrivata al suo 19° volume, Triage X racconta di un’organizzazione di vigilanti chiamata Black Lebel, composta da infermieri e dottori del policlinico Mochizuki e persino da adolescenti frequentati l’omonimo istituto. Lo scopo dell’organizzazione è quello di estirpare dalla società elementi dannosi che vengono visti come vere e proprie malattie, come quelle curate durante il giorno dai medici del Mochizuki.

Prima di questa serie l’autore, Shoji Sato, era conosciuto anche per essere stato l’illustratore di High School of the Dead. Serie acclamata da pubblico e critica conclusa al 7° volume per volere dell’editore e dello stesso disegnatore come forma di rispetto dello sceneggiatore defunto. Tornando a parlare, infine, di Triage X, l’opera ha esordito in Giappone nel lontano 2009 all’interno del magazine Monthly Dragon Age prodotto dall’editore Fujimi Shobo. Inoltre l’opera ha anche ricevuto un proprio adattamento anime nel giugno del 2015 il quale ha raccontato le vicende della storia in ben 10 episodi, arrivati anche in Italia grazie al noto sito dedicato proprio alle opere di stampo nipponico Crunchyroll. Non ci resta che attendere ulteriori novità per scoprire quanto ancora Sato porterà avanti la propria storia.