Alien, svelato il finale segreto dopo 40 anni: tutti sconvolti

Alien, ne parla il regista Ridley Scott, era stato pensato in maniera molto diversa da come gli spettatori lo conoscono ad oggi.

Tante sono le figure aliene degne di nota nel mondo del cinema. Parlando dell’argomento, alla maggior parte degli spettatori, appassionati di storie che ruotano attorno a forme di vita extraterrestri, possono saltare subito alla mente personaggi come E.T. (dal film “E.T. – L’extraterrestre”, del 1982, prodotto da Steven Spielberg) oppure razze come gli Harvesters (antagonisti nel film “Indipendence Day”, uscito nel 1996, diretto da Roland Emmerich).

Specie particolarmente minacciose

Ovviamente, se si pensa a razze aliene non propriamente amichevoli, guidate da una regina come possono essere gli Harvesters, non si può non pensare agli xenomorfi di Alien.

Nel film, uscito nel 1979, che vede in regia Ridley Scott, conosciamo questa razza di alieni dall’intelletto raffinato ma senza alcuna emozione: essi si riproducono sfruttando altri esseri viventi, come potrebbero fare dei parassiti, e anche in maniera particolarmente cruenta.

Alien visti da vicino

La storia, ambientata sull’astronave da trasporto Nostromo, mostra e definisce come “la perfetta macchina per uccidere” questa specie di alieni particolarmente violenta. Durante il film, infatti, non vengono risparmiate dimostrazioni su quanto questa particolare descrizione si adatti perfettamente al modus operandi degli Alien per uccidere e, soprattutto, riprodursi.

Nel cast troviamo attori quali Tom Skerrit (che interpreta Dallas, il comandante nella Nostromo), Sigourney Weaver (l’eroina Ellen Ripley, terzo ufficiale a bordo nel grado di Tenente), Veronica Cartwright (nei panni di Lambert come timoniere della nave), Harry Dean Stanton (come Brett, l’ingegnere tecnico), John Hurt (impersonante Kane, il secondo ufficiale della Nostromo), Ian Holm (nel ruolo di ufficiale scientifico, Ash) e Yaphet Kotto (nei panni di Parker, l’ingegnere capo).

Il finale originale

È proprio Scott a rivelare, durante un’intervista per Entertainment Weekly, che la sorte della protagonista della storia avrebbe potuto essere molto diversa da come la conosciamo.

Ellen Ripley, infatti, è l’unica sopravvissuta al sanguinoso incontro con la specie aliena, assieme al gatto Jones. Li vediamo ibernarsi insieme, dopo aver impostato la rotta di ritorno sulla terra, dopo essersi liberati dell’ultimo xenomorfo.

Scott, però, svela che non è così che aveva immaginato il futuro della Ripley dopo l’incontro con gli Alien. Doveva attenderla, secondo il primo copione, un destino molto più spaventoso.

Ancora più agghiacciante

Nella storia originale, infatti, il regista ammette che l’Alien, espulso dal portello della capsula, non avrebbe dovuto essere incenerito dallo scarico dei propulsori a cui si era aggrappato, come vediamo nella scena finale del film.

Invece che trovare la morte, secondo il finale inedito pensato da Ridley Scott, l’alieno avrebbe avuto la forza di rientrare nella capsula, incontro a cui Ellen Ripley non sarebbe sopravvissuta ancora.

Secondo la dichiarazione del regista, infatti, lo xenomorfo avrebbe dovuto arpionare la donna – in un modo qualsiasi – e sfondarle il casco per poi decapitarla. L’Alien avrebbe, poi, tramite il pannello di controllo, mimato il capitano Dallas che dice “Passo e chiudo”. Nell’immaginazione di Scott, questo sarebbe stato un finale perfetto per il film.

L’intervento degli Studios

Non è stato, però, dello stesso avviso il primo dirigente di Fox, che si è fiondato sul set appena letto il finale, minacciando di licenziare il regista. Quest’ultimo, quindi, ha dovuto modificare il finale, asserendo di essere stato molto grato al dirigente per essere intervenuto.

Infatti, se Scott non avesse modificato il finale ed Ellen Ripley fosse andata incontro al suo triste destino, il futuro della saga sarebbe stato molto differente da come lo consociamo oggi.

Prospettive diverse

Non si può sapere se ci sarebbero stati comunque dei sequel del film “Alien” se la regia avesse optato per il primo finale concepito, ma di fatto Ridley Scott, e assieme a lui l’attrice Sigourney Weaver, che, infatti, ritroveremo nei sequel della saga, è stato molto felice della decisione presa, modificando, in questo modo, il finale e donando al franchise la possibilità di evolversi.

Successivamente, infatti, continuiamo la nostra conoscenza della specie aliena nei film “Aliens – Scontro finale” (1986), “Alien³” (1992) e “Alien – La clonazione” (1997). Pellicole che non avremmo mai conosciuto se gli Studios non fossero intervenuti sulle scelte del regista.

Lascia un commento