The Last of us part 1 è una delusione? Svelate le prime immagini di gameplay

Con un video di 10 minuti, Naughty Dog ha mostrato il gameplay di The Last of us part 1 e spiegato il lavoro svolto sull’originale.

Il prossimo 2 settembre 2022 uscirà il remake di uno dei giochi più apprezzati dell’intera libreria Playstation. L’annuncio, avvenuto durante la Summer Game Fest di quest’anno, ha generato reazioni contrastanti: i fan incalliti hanno esultato e sono corsi a preordinare il gioco e la collector edition, gli altri hanno ritenuto la decisione di fare uscire il gioco come un’operazione di “cash grab” da parte di Sony. In sostanza questa parte dell’utenza ha ritenuto che la casa nipponica abbia prodotto il remake solo per sfruttare la notorietà del brand e fare soldi facili con poco impegno.

the last of usProprio l’ondata di sdegno prodotta dall’annuncio ci aveva portato ad analizzare la mossa commerciale di Sony. In quell’articolo d’opinione ci lamentavamo soprattutto del tentativo di alcune testate di cavalcare l’onda di sdegno facendo titoli e articoli sensazionalisti. Operazioni di questo genere, infatti, sono ormai la normalità, inoltre c’è da considerare il macro progetto: a breve uscirà la serie tv sul videogame e si vorrà sfruttare l’hype per fare conoscere il gioco a chi incontrerà il mondo di The Last of Us per la prima volta nella serie.

Inoltre c’è da considerare anche la recente politica di apertura di Sony nei confronti del mondo pc. Il remake uscirà in futuro proprio su quella piattaforma, probabilmente in concomitanza con l’uscita della prima stagione della serie. Consegnare al nuovo pubblico un gioco con dinamiche vecchie di 10 anni sarebbe stato controproducente, dunque la riscrittura del codice è stata necessaria. A quel punto era necessario dare priorità agli utenti Ps5, quindi fare uscire il gioco in anteprima sull’ammiraglia Sony. Nessuno obbliga chi già l’ha giocato o chi preferisce giocare la versione remastered per PS4 di comprare il remake, dunque le polemiche lasciano il tempo che trovano.

The Last of us part 1 è una delusione?

Ieri Sony ha rilasciato le prime immagini di gameplay del remake, accompagnate dalle parole di Neil Druckmann e di altri due esponenti di Naughty Dog. Il video serviva più che altro a spiegare ai fan il lavoro svolto sul gioco, fare capire che tutti gli ambienti e i modelli poligonali sono stati costruiti da zero, svelare che le animazioni sono state registrate nuovamente per risultare più fluide e che sono state inserite nel gioco feature specifiche per il dualsense, per PS5 e per aumentare l’accessibilità al titolo.

Gli esponenti di Naughty Dog non hanno parlato della riscrittura dell’IA dei nemici e delle routine comportamentali di umani e mutanti. Nel video si vede poco o nulla delle sezioni di combattimento e solo in un’occasione viene mostrata una fase stealth con protagonista Ellie. In quei 30 secondi non si nota un sostanziale cambiamento dell’IA degli avversari umani e questo è bastato a scatenare nuovamente una polemica.

Per molti la software house avrebbe mentito sull’aggiornamento dell’IA e delle routine comportamentali e avrebbe in realtà lasciato questo aspetto identico all’originale. Secondo loro, insomma, si tratterebbe di una remastered corposa e non di un vero e proprio remake, il che non giustificherebbe il prezzo pieno al day one.

In questo ragionamento c’è un errore di fondo. Il remake non deve necessariamente presentare un gameplay completamente diverso dall’originale. Basti pensare a due remake amati degli ultimi anni come Demon’s Souls e Shadow of the Colossus, rimodellati per intero a livello grafico e di animazioni, ma identici agli originali per quanto riguarda il gameplay e l’IA dei nemici.

Inoltre si è visto troppo poco del gameplay per poter dire con assoluta certezza che l’IA non è stata migliorata. Il costo del gioco al day one è dunque troppo alto? In senso assoluto sì, ma lo è per ogni gioco che esce sul mercato. I titoli tripla A o quadrupla A hanno un prezzo decisamente alto, specie in un periodo in cui c’è chi si può permettere di inserire in abbonamento i titoli appena sviluppati.

Il consiglio, per chi avesse dubbi sull’acquisto, è di attendere che il gioco sia uscito e che siano giunte le recensioni. In quel momento si potrà capire effettivamente se è stato cambiato il gameplay e l’esperienza di gioco sarà diversa da quella originale. Nel caso in cui i dubbi dovessero rivelarsi fondati, a quel punto per gli utenti Sony recuperare l’esperienza originale sarebbe probabilmente preferibile.