Agents of S.H.I.E.L.D. 1×12: Seeds, la recensione

È andato in onda martedì il dodicesimo episodio di Agents of S.H.I.E.L.D., la serie tv dedicata al noto team dell’Universo dei fumetti Marvel Comics, ancora inedita in Italia.

Dopo le scottanti rivelazioni sull’Agente Coulson della precedente puntata, altri misteri vengono svelati, in un episodio molto particolare, diretto da Ken Fink e dal titolo “Seeds“.

[su_note note_color=”#fff9a6″ radius=”6″ su-note-inner=”box-spoiler” ]Avvertiamo i lettori che la seguente recensione contiene spoiler sulla trama. Se non hai visto l’episodio o non vuoi rovinarti eventuali colpi di scena non continuare a leggere![/su_note]

Agents of S.H.I.E.L.D. 1x12

Ci troviamo all’Accademia dello S.H.I.E.L.D., dove un gruppo di studenti/reclute sono oggetto di un brutto incidente in piscina, causato da un ingegnoso oggetto che congela l’acqua quasi istantaneamente.

È la versione migliorata di un prototipo di Fitz e Simmons, vecchi studenti della divisione scientifica dell’Accademia. I due vengono richiamati per approfondire il caso, accompagnati da Ward e Skye. L’Agente Coulson non si è ancora ripreso dopo la scoperta della verità dietro la sua resurezione. May decide così di coinvolgerlo in una missione differente, la ricerca di un ex agente dello S.H.I.E.L.D., che potrebbe sapere qualcosa sul passato di Skye.

All’Accademia un nuovo incidente, simile al precedente, coinvolge direttamente Fitz, Simmons e Donald Gill, un giovane e brillante studente. Scampata la tragedia, il gruppo si mette in azione per trovare la causa di tutto questo. Fitz rivede sè stesso in Gill: entrambi geni incompresi, timidi e solitari. I due legano subito, tanto che Fitz aiuta inconsapevolmente lo studente a perfezionare il suo progetto, causa di tutti gli incidenti criogenigi degli ultimi giorni. Si scopre così che tutta la messinscena è stata solo una esca per portare Simmons e Fitz all’Accademia, per riuscire a completare l’ingegnoso progetto e venderlo così a Ian Quinn, già visto in precedenti episodi.

Intanto May e Coulson riescono a trovare l’ex agente Lumley, che svela ai due l’incredibile storia di Skye, catalogata alla nascita come “Oggetto 0-8-4“, dato che chiunque entrava in contatto con lei moriva in breve tempo, compresi gli agenti che la tenevano in custodia.
L’intero team si riunisce appena in tempo per evitare il peggio, mentre Skye viene devastata dalla sensazionale scoperta.

Dall’undicesimo episodio c’è stato un netto cambio di rotta per la serie, che sembrava destinata a concludersi dopo la prima stagione (o addirittura alla mid-season). Si abbandona finalmente la trama introspettiva, a favore di un ritmo più orizzontale, con due episodi parzialmente collegati tra loro che risolvono due importanti misteri, avanzando nuove domande, questo è vero, ma proponendo un storia decisamente migliore e sopra le righe rispetto alle precedenti puntate.

Vediamo Coulson distrutto dopo gli ultimi avvenimenti: è evidente che non è e non sarà più la stessa persona. Vediamo inoltre la nascita del villain Marvel noto come Blizzard, anche se tutto questo è sottoposto dal risolversi dal grande mistero sul passato di Skye, un vero colpo di scena che, a questo punto, rivaluta di non poco questo personaggio. Due quindi le trame che si evolvono nel corso dell’episodio, che si allineano abbastanza coerentemente nel finale.

Un episodio che supera le aspettative e continua la strada che abbiamo visto intraprendere in The Magical Place. Quindi un episodio più profondo, che ci permettere di conoscere meglio i personaggi che ci hanno accompagnato fino a questo punto, dalla non proprio promettente Skye al giovane Fitz, che sarà sicuramente degno di più attenzioni dalle prossime puntate.

Tuttavia non sono tutte positive le note di questo episodio. L’interpretazione di qualche ruolo in alcune scene risulta ancora impacciata e i dialoghi in alcuni punti così banali da far cadere il castello di carte che Seeds ha, a fatica, messo in piedi.

Ancora molte le domande senza risposta e il quadro comincia a diventare, finalmente, più complesso. Non sappiamo ancora nulla di preciso sul passato di Skye. La storia di Coulson è inoltre ancora avvolta nella nebbia. Senza dimenticare che la situazione sta diventando ancora più complicata tra i “supercattivi”.

Chi è il Chiaroveggente? Che ruolo assumerà nella storia il giovane Blizzard? E Ian Quinn? Che ne sarà di Michael Peterson? Dopo aver introdotto Graviton e Blizzard, potremo vedere all’azione anche Deathlok? (Non vi preoccupate, ci occuperemo di lui in questi giorni).

Manca ancora molto alla fine della serie e, non dimentichiamolo, ci sarà anche un film Marvel di mezzo, Captain America: The Winter Soldier. E sembra proprio che la serie stia rispolverando alcune vicende e rinfrescando la memoria ai suoi telespettatori: Bucky Bames, ad esempio, il quale nome è segnato sul monumento ai caduti dell’Accademia, è il compagno di Captain America, caduto in battaglia nel primo film del Vendicatore. Poi c’è la menzionanta HYDRA, l’organizzazione criminale sempre vista nel primo film.

Purtroppo dovremo aspettare due settimane per scoprire la continuazione della serie. Queste pause diventano ogni volta più fastidiose, segno che la piega che sta prendendo lo show piace sempre di più.