Netflix, il crollo verticale della piattaforma: cosa sta succedendo

L’inizio 2022 è stato per Netflix meno positivo di quanto previsto: l’azienda ha fatto registrare nella giornata di oggi un crollo verticale.

Parlando del film Il Potere del cane, abbiamo analizzato la crescita artistica di Netflix. La compagnia ha infatti migliorato in maniera netta la qualità delle proprie produzioni, non solo per quanto riguarda le serie, ma soprattutto per quanto riguarda i film. Parte del merito è della crescita del settore streaming, un miglioramento netto dovuto anche e principalmente alla pandemia. Il covid non ha solo spinto sempre più persone ad abbonarsi ai servizi in streaming, ma ha portato ad lento e inesorabile abbandono delle sale cinematografiche.

L’aumento degli abbonati (e del costo dell’abbonamento) ha portato maggiori introiti e permesso a Netflix di pagare i cachet più ricchi delle star hollywodiane già affermate. Solo un paio di anni fa era impensabile che ci fosse sulla piattaforma un film in cui recitavano star del calibro di Leonardo di Caprio e Jennifer Lawrence anche solo singolarmente, figuriamoci vederli insieme nella stessa pellicola.

La crescita economica e d’importanza del brand ha reso il servizio streaming migliore, ma nonostante i progressi fatti l’inizio 2022 ha confermato un trend negativo. Da mesi, infatti, la piattaforma registra un calo di abbonati, confermato oggi dalle stime di nuovi abbonati presentate dall’azienda per il primo trimestre dell’anno.

Netflix, inizio anno negativo: il titolo crolla in borsa

Gli analisti di mercato avevano ipotizzato che in questo primo trimestre del 2022 Netflix avrebbe accolto 4 milioni di nuovi abbonati. L’azienda americana, però, ha presentato oggi le proprie stime con un notevole ribasso rispetto alle attese iniziali: 2,5 milioni di abbonati nei primi tre mesi dell’anno. Tanto è bastato per fare crollare il titolo dell’azienda in borsa del 10% e far perdere dunque una considerevole somma di denaro.

Questo può essere considerato un risultato negativo, ma non qualcosa di cui realmente preoccuparsi. In realtà i risultati ottenuti lo scorso anno sono stati comunque positivi per l’azienda. Nel 2021 sono giunti altri 8,5 milioni di abbonati che hanno portato ad un totale di 221 milioni. L’azienda è in positivo ed in crescita rispetto all’anno precedente, dunque, la situazione è tutt’altro che negativa. Tuttavia è bastata una stima in ribasso per causare una giornata nera per l’azienda e per il suo titolo in borsa.