The Walking Dead 4×15: Us (Noi), la recensione

Nuovo episodio lunedì sera, a un solo giorno di distanza dalla messa in onda americana, di The Walking Dead, la serie tv realizzata dal regista Frank Darabont, basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman.

In questa quindicesima puntata, dal titolo “Noi” (“Us”), sono state mostrate le dinamiche di molti personaggi, a differenza di quanto eravamo abituati a vedere negli scorsi episodi.

[su_note note_color=”#fff9a6″ radius=”6″ su-note-inner=”box-spoiler” ]Avvertiamo i lettori che la seguente recensione contiene spoiler sulla trama. Se non hai visto l’episodio o non vuoi rovinarti eventuali colpi di scena non continuare a leggere![/su_note]

The Walking Dead 4x15: Us (Noi), la recensione

Glenn e Tara, insieme ad Abraham, Eugene e Rosita, sono alla ricerca di Maggie, di cui cominciano a vederne le tracce lasciate nel tredicesimo episodio, ‘“Solo” (“Alone”).

La ricerca da parte di questa giovane coppia, che ormai conosciamo bene dalla seconda stagione, è qualcosa di dolce e straziante al momento stesso. La loro voglia di ritrovarsi, la loro certezza che l’altro sia ancora vivo è toccante, tanto che mi ha ricordato quando Rick nella prima stagione cercava Lori e Carl, sicuro che in qualche modo gli avrebbe trovati. Ma il loro non raggiungersi ci porta a domandare se mai si rincontreranno davvero, e forse è proprio questa incertezza che ha reso il loro incontro così bello. Sì, perché alla fine i due giovani sposi riescono a ritrovarsi, non senza qualche difficoltà, ma ce la fanno.

Significativo è stato il momento in cui Maggie trova la foto che Glenn le aveva scattato, bruciandola, perché “non avrai mai più bisogno di una mia foto”. Quest’ultima frase incute ansia e sospetto al tempo stesso: che sia un preannuncio di ciò a cui andranno incontro? Uno dei due potrebbe essere il prossimo personaggio vittima della serie? O è così che gli autori vogliono farci credere, quando la realtà è ben altra?

Rick, Carl e Michonne ritornano di nuovo in questa puntata, sebbene per poco. Il legame che si sta instaurando tra i due è davvero interessante: Carl ha perso la madre e Michonne un figlio, e probabilmente trovano nell’altro qualcosa che ormai non hanno più da tempo, sebbene il loro rapporto appare più come quello di due amici che non come quello di madre-figlio. Rick sorride guardando il figlio e Michonne scherzare insieme. Sorride! Ormai non vedevamo farglielo da tempo, quindi ogni volta che succede non può che riempirci di gioia. L’unica pecca è stata che questo trio si sia visto davvero troppo poco. Rick è il protagonista della serie, e la sua mancanza comincia a sentirsi. Probabilmente ci stanno serbando il meglio per il season finale!

Daryl si è unito a Joe e al suo gruppo (lo stesso che aveva occupato la momentanea casa di Rick), ma non sembra adattarsi troppo. Egli non è interessato a stare con loro, ma al tempo stesso Joe gli fa capire che nessuno può sopravvivere da solo. Non devono piacersi per forza, non devono fare amicizia se non lo vogliono, ma ognuno ha bisogno dell’altro. Pura legge di sopravvivenza. All’inizio Daryl non riesce proprio ad accettare le loro regole, è con loro ma al tempo stesso si comporta come se non ci fosse, fino a quando, alla fine, vediamo come pian piano si sia cominciato ad ambientare alla dinamica del gruppo, ad entrare nella loro ottica, poichè anche se non apprezza quelle persone, ha bisogno di loro.

Joe gli rivela che stanno cercando la persona che ha ucciso un loro compagno, e questa persona altri non è che Rick. Lui e Daryl riusciranno ad incontrarsi prima della fine? E nel caso ciò accadesse, Daryl prenderà le difese dell’amico, oppure farò gioco di squadra con questi nuovi compagni? Una cosa è certa: il gruppo di arcieri sta proprio prendendo la strada che hanno intrapreso poco prima Rick, Carl e Michonne.

Maggie e Glenn, insieme a Bob, Sasha, Tara e ai tre nuovi compagni Abraham, Rosita ed Eugene, decidono di dirigersi verso Terminus, ormai poco distante. Dopo essere venuti a conoscenza della missione dei nuovi individui, sono tutti d’accordo ad aiutare Abraham e Rosita nella loro impresa, cioè di portare Eugene a Washington. Prima però vogliono cercare rifornimenti e soprattutto Sasha deve sapere se suo fratello è ancora vivo (magari si è rifugiato proprio lì).

Gli otto compagni giungono finalmente a destinazione, in questo luogo dove, si presume, quelli che arrivano sopravvivono. Ma sarà davvero così? Il posto è desolato, e a dare il benvenuto ai nostri protagonisti è una donna di nome Mary, che dà tanto l’impressione di nascondere qualcosa. La scena ricorda vagamente l’arrivo al CCM del gruppo di Atlanta nella prima stagione, tutti entusiasti di poter vivere finalmente al sicuro… e sappiamo com’è andata a finire. Cosa dobbiamo aspettarci?